È iniziata la fase 2! O meglio, la fase 2.5. E già si son visti i primi festeggiamenti in giro, a base di alcool. E no, non intendo il disinfettante.
Lungi da me condannare, anzi! Ma dal proibizionismo all’effetto “aprite le gabbie” c’è un abisso. L’etanolo (il nome più “tecnico” dell’alcool), seppure insostituibile promotore di amicizie e fonte di aneddoti irresistibili, non è comunque sto gran toccasana per l’integrità del sistema nervoso, in particolare per gli adolescenti il cui sviluppo cerebrale è ancora “work in progress”.
Da genitori, quale momento migliore di questo per affrontare l’argomento alcool a quattr’occhi coi vostri figli adolescenti?
Se non sapete da dove iniziare, niente panico! Eccovi tre spunti, mediati dal digitale (che se non lo sapete, mi piace molto, ma appunto con moderazione), per rompere il ghiaccio con i vostri figli sul tema alcool, in modo decisamente più coinvolgente e produttivo rispetto alla solita, controproducente ramanzina. Brinderò al vostro successo (con un succo ai mirtilli)!
Film – Una notte da leoni (The Hangover)
Una spassosissima commedia in cui tre amici, dopo una devastante sbronza per l’addio al celibato del loro amico Doug, dovranno ricostruire gli avvenimenti della notte appena trascorsa e ritrovare proprio Doug, di cui si sono apparentemente perse le tracce. Politicamente scorretto e nero al punto giusto. Lo trovate su Netflix, insieme ai suoi due seguiti (non validi come il primo, secondo me)
Serie animata – Bojack Horseman
Sempre su Netflix, una serie che riesce a descrivere in modo incredibilmente realistico, sentito e intenso la tragedia che si cela dietro l’abuso d’alcool e di sostanze in generale – e di mille altri problemi, relazioni disfunzionali e disturbi ansioso-depressivi in primis –, nonostante il protagonista sia un cavallo antropomorfo (?!). Non mancheranno le risate, ma anche tanto dramma. Nel corso delle sue 6 stagioni, di spunti ne avrete.
Videogioco – Disco Elysium
Un pluripremiato gioco di ruolo per PC il cui protagonista, un detective alcoolizzato e con tendenze autodistruttive, dovrà indagare su un bizzarro caso di omicidio. Questo tra mille tentazioni, situazioni tra il surreale e il tragicomico, e conflitti tra le diverse “istanze” che popolano la sua mente. Purtroppo al momento è disponibile solo in inglese, ed essendo molto basato sul testo, è necessario un livello di conoscenza medio-avanzato della lingua per fruirlo. Insomma, può essere anche lo spunto per imparare un po’ di inglese!
Bene, non mi resta che augurarvi buona visione e buon divertimento, ma soprattutto, buona discussione! Se comunque non ne verrete a capo col discutere dell’argomento coi vostri figliuoli, al massimo avrete trascorso un po’ di tempo con loro, che male non fa!